segunda-feira, 1 de novembro de 2010

DILMA RUSSEFF, EM ITALIANO.

Il Brasile ha eletto presidente della Repubblica:

Dilma Russeff, 62 anni, il cui potere politico e economico si può collocare in un punto tra quello di Hillary Clinton e quello di Angela Merkel. Questa è stata il ministro delle Miniere e dell'Energia quando il Brasile ha investito con un certo successo, calcolabile in termini di benessere sociale tangibile e visibile.

Dilma Russeff... Dilma Rousseff... rigiro il nome, perchè c'è qualcosa di importante, nel fatto che sia un presidente donna.

Non è facile spiegare cosa significa una donna con questo potere in un paese in cui il machismo È UN FATTO biologico: se una donna parla, lo fa a partire dal suo repertorio "donnesco", legato alla POTENTE SINDROME PREMESTRUALE . QUI il MACHISMO fa si che, quando una donna parla, lo fa sempre a partire da un gradino più in basso: sarebbe meglio se una donna restasse alle spalle di un uomo.

Dilma è una donna che ha un ruolo di potere non indifferente che vuole continuare la politica di Lula, che ha portato il Brasile ad essere l'ottava economia del mondo. La politica economica del governo Lula ha fatto sentire poco alle classi A e B l'impatto della crisi globale.

A= ricchi ricchi, proprio capitalisti proprietari. Hanno sentito la crisi, ma meno di quanto si aspettassero. Gli affari, se sei capace e competente, se dimostri un determinato standard di produzione E di condizioni di lavoro, può ricevere incentivo, se poi è multinazionale, riceve incentivi per investire qui. Insomma, la crisi ha avuto un impatto su tutti, ma i ricchi ricchi, ancora una volta, nonostante fosse un governo de sinistra, hanno retto bene all'impatto. Certo, per loro, sarebbe meglio privatizzare molto di più e, ridurre le spese dello stato per il benessere sociale e investire nell'industria privata senza ritorno per il pubblico. Comunque, anche loro hanno sentito tanto, come in Europa, l'impatto della crisi. Il potere d'acquisto dei salari dei lavoratori non è sceso, e non sono peggiorati gli indici di impiego, quindi, se tanto mi da tanto, le cose non sono andate così male per gli imprenditori grandi e medio grandi

B= classe media alta (imprenditori medi, professionisti liberali) e media media "stabile", i piccolo impresari, ma anche quella non legata all'economia di mercato (gestione delle politiche pubbliche, gestione del settore tecnico delle stesse/vari settori universitari...): incentivi al settore privato, investimenti nel settore pubblico.

Lula non ha fatto sentire la crisi alle classi C e D

C = classe media media "instabile", quella immediatamente soggetta alla proletarizzazione in caso di crisi economica. Sono piccoli o addirittura micro impresari come per esempio, la venditrice ambulante di dolci che vuole comprare un carrettino per venderli meglio, riceve benefici e investimenti pubblici in forma di prestiti a interessi specialmente bassi.

D = esclusi dal mercato, quelli che non verremmo che esistessero. Quelli che, prima di Lula, si perdevano nelle favelas, per le strade e, in alcune zone, morivano anche di inedia. Beh, questi sono davvero diminuiti, Il Brasile ha sradicato la miseria vergognosa. Oggi esiste, dove c'era la fame, una cosa che si chiama "povertà degna". Non è ancora una soluzione, ma per chi moriva di fame, è un grande avanzo.

C e D hanno incontrato ammortizzatori sociali che hanno permesso addirittura un miglioramento nella qualità di vita di queste classi. A e B non hanno subito peggioramenti. L'economia è cresciuta. Tutti si spartiscono il benessere.

Si lotta ancora per l'eliminazione della corruzione.

Per lo sradicamento della prostituzione infantile. Bambine che si prostituiscono, ma qui sono bambine fino ai 18 anni: lo sfruttamento sessuale è considerato reato anche nella parte del "cliente": il turista italiano in vacanza sulle spiagge, a Fortaleza, Bahia, fino a Rio de Janeiro, se ci viene per turismo sessuale deve stare attento all'età dell'accompagnatrice, perché sennò finisce IN GALERA. COMUNQUE:

Qualsiasi dibattito sul fatto che sia o no importante il GENERE nella politica, muore davanti all'improvvisa consapevolezza di stare vivendo un momento storico POTENTISSIMO!!!

Un paese da sempre dominato dalle elites (della canna da zucchero, del caffè, è rimasto a sinistra. Sinistra per davvero, in questi tempi tetri per la politica europea.

Lula, per la prima volta, durante il suo governo, ha dimostrato "fatti" che fanno parte di un repertorio di "sinistra" sulle idee di scuola, sanità e servizi pubblici. No, niente di radicale, una politica, in questo senso, molto socialdemocratica quasi di modello svedese, ma applicato su scala sub-continentale e con numeri di popolazione e indici di povertà ben diversi da quelli svedesi...

Secondo me rimette un po' ad un'idea di "stato competitivo" inteso come stato modello di eccellenza per capacità produttiva e distribuzione del benessere sociale con base proprio in questa capacità produttiva. Per tutti.

Allora, Dilma non è SOLO l'erede di questa scelta politica.

Voglio dire, lei si è candidata sulla base della continuità nelle proposte e realizzazioni politiche.

Così come non è solo "un presidente" con una storia di resistenza alla dittatura, una che ha visto calpestati i diritti umani, ha preso in armi e si è fatta il carcere, oltretutto con torture "latinoamericane" connesse.

Dilma è una DONNA.

Che dimostra che non ci sono solo le veline & ballerine.

Che ha il potere politico-economico dell'ottava potenza economica del mondo.

Che è una dura della madonna, difficile da piegare.

Questa donna ci fa bene, non è stata umile, non si è accontentata. Questa non è una che si lascia imprigionare nei biologismi sulla natura femminile.

Questa è una donna con una sua storia politica.

Questa è un'economista ben preparata.

Ed io sono qui, in questo paese machista, e mi sento parte di un posto civile, democratico, lontano dalla perfezione, ma sicuramente più vicino a ideali civili più giusti, più umani, più degni. È complicato vedere scelte politiche estetizzanti, sessualizzanti e subordinanti da/con/su/del corpo femminile in quanto corpo vuoto/aperto dalla/alla politica del fallo (organo maschile).

È una sensazione fortissima, davvero, vedere e vivere l'elezione di una donna alla massima carica pubblica. Con questa storia. Pensateci, italiche menti!

2 comentários:

  1. Eu como brasileira não descreveria melhor o atual momento do Brasil.
    Adorei o texto !!

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  2. Ciao!
    leggo le tue parole e sogno anche per questa povera patria Italia persone che la governino. siamo sommersi dal ridicolo, lo siamo già da anni e il fondo è già stato raggiunto, ma ci impegniamo a scavare nel fango. credo siamo al punto più basso della storia. Le dittature esplicite almeno si fanno riconoscere e si creano nemici feroci, il nostro nano, che rappresenta per davvero il nostro popolo (l'ha educato a sua immagine e somiglianza negli ultimi trent'anni), è tutto quello che l'italiano qualunque vorrebbe essere: ricco, macho (mi scappa da ridere!), potente e onnipotente.
    si può immeginare qualcosa di più desolante?
    rischiamo davvero che sia il prossimo candidato alla santità.

    con affetto,
    Sybil

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